Come tutte le visite mediche, anche la visita ortopedica comincia con il colloquio tra il medico e il paziente (anamnesi), utile allo specialista per conoscere:
– il motivo per cui il paziente si è presentato alla sua osservazione;
– i sintomi manifestati;
– le eventuali patologie correlate;
– lo stato di salute dei familiari più prossimi, che può essere importante per la diagnosi di patologie degenerative a trasmissione familiare;
– l’attività lavorativa svolta (se di tipo sedentario);
– l’attività sportiva praticata (molte patologie ortopediche sono correlate all’utilizzo di determinati distretti anatomici in particolari sport);
– l’assunzione di farmaci.
Successivamente si procede con l’esame dell’apparato: si prendono in esame soprattutto la postura, la forza muscolare, i riflessi, l’ampiezza dei movimenti e la presenza di eventuali gonfiori in corrispondenza delle articolazioni.
Al termine di questa osservazione il medico può essere già in grado di effettuare una diagnosi, oppure può avere un sospetto diagnostico da confermare mediante la prescrizione di altre indagini variabili, a seconda del tipo di problema riportato dal paziente.