La caduta dei capelli, sia negli uomini che nelle donne, è un evento molto diffuso che provoca spesso un enorme disagio dal punto di vista psicologico e che, in alcuni casi, potrebbe trasformarsi in patologia vera e propria. Soprattutto nelle donne la caduta dei capelli viene vissuta come un evento drammatico.
Risultati pubblicati a livello internazionale dimostrano che questa tecnologia può essere straordinariamente efficace in pazienti che lottano con la perdita dei capelli ed è l’ideale per essere utilizzata anche a scopo preventivo. L’obiettivo è quello di riattivare, rinnovare e stimolare le cellule del cuoio capelluto al fine di favorire la ripresa della crescita dei capelli e il blocco della caduta. I fattori di crescita piastrinici promuovono la neo-vascolarizzazione e la rigenerazione dei follicoli pilo-sebacei “addormentati” (ma non atrofici), ne regolano l’attività e permettono una migliore crescita dei fusti dei capelli. Il risultato si potrà osservare progressivamente nei mesi che seguono il trattamento (nelle ricerche pubblicate, si è verificato un significativo miglioramento della capigliatura dopo 3-6 mesi). Secondo alcuni studi questo trattamento è in grado di rinvigorire i capelli e agevolare la ricrescita in un’alta percentuale di casi, circa l’80%. Molto dipende però dal momento in cui si interviene: il metodo PRP dà migliori risultati se si agisce nelle fasi iniziali della calvizie.
La terapia PRP viene impiegata anche come mantenimento in seguito al trapianto di capelli.